ARTICOLO AGGIORNATO

Israele smentisce di aver ordinato l'evacuazione dell'ospedale al-Shifa, come invece era stato riportato in un primo momento. Un portavoce militare ha dichiarato che l'esercito "non ha ordinato in nessun momento l'evacuazione dei pazienti o dei medici" dall'ospedale mentre avrebbe acconsentito ad "una richiesta del direttore dello Shifa per consentire ad altri abitanti di Gaza che erano in ospedale e che vorrebbero evacuare, di farlo attraverso un percorso sicuro". "Il personale medico rimarrà in ospedale - ha aggiunto - per assistere i pazienti che non possono evacuare".

La notizia dell'ordine di evacuazione era stata data da una tv palestinese e rilanciata prima dalle emittenti al-Jazeera ed al-Arabiya, e poi dalle agenzie stampa di tutto il mondo e citavano il primario di ortopedia della più grande struttura sanitaria della Striscia di Gaza come fonte.

Negli ultimi giorni, le truppe israeliane hanno circondato e compiuto incursioni limitate nell'ospedale, sostenendo di aver scoperto armi e un tunnel utilizzato da Hamas. Nel frattempo, il bilancio delle vittime fornito dal movimento islamista parla di oltre 16.000 palestinesi uccisi, inclusi i 3.750 dispersi sotto le macerie.

Nuovi scontri e avvertimenti a Khan Younis e Nablus

Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un'esplosione a Nablus, in Cisgiordania mentre 26 persone hanno perso la vita in un attacco a un edificio residenziale a Hamad, nella zona di Khan Younis.

Israele ha emesso ulteriori avvertimenti affinché gli abitanti si spostino verso ovest per evitare il fuoco incrociato, generando un potenziale aumento di sfollati e complicando la già critica situazione umanitaria. Così come riportato dalla Bbc, Mark Regev, consigliere del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha dichiarato ai media statunitensi che gli abitanti di Khan Younis potranno spostarsi verso ovest, "dove si spera ci siano tende e un ospedale da campo", mentre le truppe israliane entreranno in città per distruggere "tunnel e bunker di Hamas", scrive il quotidiano statunitense.

Regev ha specificato: "Sono abbastanza sicuro che non dovranno spostarsi di nuovo".

Gli aiuti umanitari

Nonostante la difficile situazione, una prima spedizione di carburante è giunta a Gaza, consentendo il trattamento delle acque reflue e la ripresa delle comunicazioni dopo un blackout di due giorni.

Venerdì 17 novembre, Tzachi Hanegbi, consigliere per la sicurezza nazionale di Israele, ha dichiarato che il gabinetto di guerra ha accettato di far entrare ogni giorno due autocisterne per ma per la Casa Bianca il carburante dovrebbe poter arrivare “su base regolare e in quantità maggiori”.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato un'iniziativa per accogliere 1.000 minori palestinesi feriti durante i combattimenti, ed è atterrato il primo aereo ad Abu Dhabi con bambini e giovani provenienti dalla Striscia di Gaza. Nel frattempo, Medici Senza Frontiere sta cercando di evacuare parte del personale intrappolato vicino ad al-Shifa, mentre le società di telecomunicazioni locali segnalano un parziale ripristino dei servizi.

Pedro Arrojo-Agudo, relatore speciale delle Nazioni Unite, ha ammonito Israele, spiegando che impedire consapevolmente l'ingresso di forniture di acqua viola sia il diritto internazionale che i diritti umani.

NOTA DI CORREZIONE DEL 18/11/2023: Questo articolo è stato aggiornato alle 10:00 del 18/11/2023 per aggiungere la smentita di Israele.